Ha fatto notizia il caso di una donna scozzese. Dopo un primo tatuaggio alla gamba destra, senza conseguenze, ha deciso di farne uno anche sulla sinistra…
Immediatamente dopo il secondo, però, ha sviluppato un’infiammazione cronica del muscolo (miopatia) che si è protratta per tre anni con dolori fortissimi alla gamba e al ginocchio.
La differenza tra il primo e il secondo tatuaggio non dipende dal tatuaggio in sé, ma dalla condizione della persona: aveva subito trapianto ed era sotto terapia immunosoppressiva. Secondo i sanitari inglesi, è il primo caso registrato, ma la correlazione temporale è netta e non si sono cause alternative: il tatuaggio, in una condizione di difficoltà del sistema immunitario, ha scatenano una reazione infiammatoria lunga e difficile da trattare.
Da qui l’avvertimento: chiunque sia in cura immunodepressiva – per esempio per artrite, morbo di Chron, Lupus o trapianto – è meglio posticipi l’applicazione dei sempre più popolari “disegni sul corpo”.
Per la notizia vedere ANSA Salute
Per l’etimologia di ‘tatuaggio’ ecco il link ad Etimo.it