Un giudice californiano impone ai rivenditori di stampare un avviso di rischio tumore connesso all’assunzione del caffè. Niente panico, però.
I benefici superano quasi certamente – e non di poco – i possibili rischi.
La sostanza sotto accusa è l’acrilammide, un composto che si forma spontaneamente durante la tostatura. È una sostanza cancerogena nei test in laboratorio, ed è la stessa che si forma nei cibi cucinati a temperature superiori a 120°: dal pane alle patatine fritte. Il punto, però, è la quantità di sostanza presente nel caffè e, qui, la situazione non appare drammatica.
Il giudice, infatti, non ha stabilito che il caffè sia cancerogeno. Ha stabilito che le compagnie come Starbucks e simili non sono riuscite a dimostrare con assoluta certezza che non lo sia.
Dimostrati, invece, sono diversi benefici nati da una moderata assunzione di caffè, come la riduzione della aterosclerosi e della calcificazione delle coronarie.
Qui: una simpatica chiacchierata tra il giornale inglese The Guardian e il Caffè
Qui: un articolo del Journal of the American Heart Association sull’effetto positivo della bevanda
Qui: Cos’è l’acrilammide e come si forma? del Prof. Vincenzo Brandolini – Università di Ferrara, 3 luglio 2015